Emiliano S.
4/5
Il teatro fu innalzato sul luogo di un'antica chiesa dedicata a san Francesco, annessa al convento dei Francescani chiuso in ottemperanza ai decreti napoleonici degli inizi del XIX secolo e abbattuto intorno al 1860.[1] La società che ne promosse la costruzione, costituita da 39 persone, incaricò del progetto l'architetto Nicolò Bettoli, che diede avvio al cantiere nel 1813, in seguito alla demolizione del luogo di culto; i lavori furono tuttavia sospesi pochi anni dopo per carenza di fondi.[2]
Nel 1831 la società promotrice propose al Comune di Fidenza l'acquisto del teatro, ma trovò l'opposizione della duchessa Maria Luigia, che considerava l'opera troppo gravosa per le casse pubbliche; nel 1835 un violento nubifragio distrusse il tetto in costruzione, danneggiando profondamente il palcoscenico e le strutture portanti non ancora terminate.[3]
Nel 1848 il Comune acquistò l'area, ormai occupata dalle rovine del costruendo teatro, e nel 1854 incaricò della direzione dei lavori l'ingegner Antonio Armarotti, che riavviò il cantiere apportando varie modifiche al progetto originario del Bettoli, giudicato troppo oneroso; l'inaspettato crollo della vicina chiesa di San Giovanni consentì di risparmiare sui materiali di costruzione, velocizzando notevolmente i lavori.[3]
Il fidentino Girolamo Magnani, coadiuvato da Giuseppe Giacopelli e Francesco Spada, intervenne per le decorazioni degli interni e il teatro fu completato nel 1861; la solenne inaugurazione si tenne il 26 ottobre di quell'anno, con la rappresentazione dell'opera lirica Il trovatore, di Giuseppe Verdi, con scenografie del Magnani stesso.[4]
Nel 1889 il Comune decise di intitolare il teatro allo scenografo Girolamo Magnani, scomparso nel settembre di quell'anno.[3]